J.R.R. TOLKIEN
Notizie biografiche John Ronald Reuel Tolkien nasce il 3 gennaio del 1892 in una località del Sudafrica, precisamente presso Bloemfontein capoluogo dello Stato Libero dell'Orange. Morto il padre quattro anni dopo, l'intera famiglia ritorna in Inghilterra, di cui la madre è originaria. Qui si sistemano in un sobborgo di Birmingham, a Sarehole. Appena dodicenne e sopravvenuta la morte della madre, il giovane Tolkien riceve l'educazione da un sacerdote cattolico della schiera degli Oratoriani, Padre Francis Xavier Morgan, dimostrando subito una naturale predisposizione per le lingue e per miti e leggende medievali (passione ereditata dalla madre). Diversi anni dopo, si laurea all'Exeter College di Oxford, con il titolo di Bachelor of Arts (laureato in lettere e arti) che ottiene nel 1915. Ritornato ad Oxford nel 1919, dopo una breve carriera militare nella Prima Guerra Mondiale, Tolkien collabora al Dizionario Inglese di Oxford e dove insegna lingua e letteratura anglosassone dal 1925 al 1945. Il periodo di insegnamento ad Oxford concede all'autore la stesura dei primi timidi lavori e la realizzazione dell'interno nucleo narrativo della Saga dell'Anello. Il primo libro è The Hobbit (Lo Hobbit), pubblicato nel 1936 e subito considerato una pietra miliare del genere nonché tappa fondamentale per l'autore. intorno a quest'opera infatti, che Tolkien elabora il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo. Lo Hobbit è solo l'inizio di un epico ciclo di romanzi che Tolkien scriverà in circa quindici anni: The Followship of the Ring (1954, La Compagnia dell'Anello), The Two Towers (stesso anno, Le Due Torri) e The Return of the King (1955, Il Ritorno del Re), uniti insieme nella trilogia The Lord of the Rings (Il Signore degli Anelli). Tolkien scrive anche diversi saggi sulla fiaba e sui miti celtici (Tree and Leaf, Albero e Foglia datato 1955), racconti brevi (On Fairy-Stories e Leaf by Niggle, rispettivamente del 1938 e 1939) e infine due romanzi lunghi ovvero The Adventures of Tom Bombadil (1962) e The Homecoming of Beorthnoth Beorhthelm's Son (1975). Per l'elenco completo vedere la bibliografia dedicata. John Ronald Reuel Tolkien muore a Bournemouth, presso lo Hampshire il 2 settembre 1973.
Lo scrittore L'elemento fiabesco che Tolkien esplora con i suoi lavori ricalca senza dubbio sentieri già percorsi da illustri predecessori, aggiungendo però una notevole e originale veste personale, elaborata dopo attenti studi e ricerche in campo favolistico e nella letteratura anglosassone (in particolare la cultura celtica e scandinava). Se prima il fantasy si identificava fra gli altri con l'epico Ciclo di Conan di Robert Erwin Howard o con le opere medievali di William Morris che dipingevano figure barbariche ed eroiche talvolta estremizzando il genere, adesso l'ottimismo sembra esser ritornato la parola d'ordine nonché giusto equilibrio di ogni cosa. Nella fiaba tolkieniana infatti, la distinzione fra bene e male salta subito all'occhio del lettore, in modo schietto e chiaro. Nella Terra-di-mezzo vige solo questo violento ma naturale contrasto fra le forze del bene e le orde delle tenebre, tutto retto in una sorta di armonia grottesca ma stranamente stabile, ricolma di sfaccettature di carattere. Tolkien annovera come esponenti del male per antonomasia gli Orchi, brutti ceffi trasandati o ancora gli Elfi Silvani cattivelli e astuti come da tradizione. E la descrizione di questi personaggi è talmente ben fatta che presto sovviene l'incredibile impressione di conoscere da sempre tali ostili creature, e molto bene anche! É un mago Tolkien nel solcare il divario fra ciò che è giusto e cosa invece non lo è affatto, e sistemare i protagonisti e i comprimari nell'esatto ordine ai due lati del confine. Il senso della fiaba antica e tradizionale con il binomio bene/male reso alla perfezione è fedelmente utilizzato nelle opere più importanti dell'autore, dove è strabiliante e a volte addirittura sconcertante la bravura di Tolkien nel delineare sottotrame o trame principali (come nel caso di The Hobbit) estremamente semplici e all'apparenza banali (il motivo del viaggio o la caccia al tesoro), ma che riservano sorprese e colpi di scena a non finire. Il tutto condito da una miriade di buffi personaggi contornati da un difficile territorio inesplorato da sondare. abile Tolkien nel rendere certi stati d'animo talvolta solo con piccoli dialoghi e spesso perfino con esclamazioni semplicissime (ne sono un esempio i puff! per le sorprese e/o le sparizioni, i plink! plink! per la caduta delle gocce o ancora i memorabili clanke! clanke! per le serrature di vecchie e cigolanti porte). Qualcuno obiettò l'uso di tali espressioni, svelandone un significato infantile o di natura puerile, ma senza alcun dubbio efficaci e quindi funzionali ai fini della scorrevole narrativa dello scrittore. Incredibile è infine il maestoso lavoro dell'autore nel ricreare totalmente e fedelmente un mondo alternativo (ovvero la Terra-di-mezzo), con tanto di monti, villaggi, pianure e insignificanti fiumiciattoli. Tutto orchestrato alla perfezione e con estrema cura. Il lavoro "quasi maniacale" di Tolkien raggiunge l'apice nell'accurata descrizione di ogni albero genealogico dei personaggi principali (con tanto di avi e discendenti), narrazione storica degli avvenimenti passati e addirittura la creazione di un intero alfabeto, formato dalle famose rune. Incredibile.
La saga L'opera che senza dubbio ha consacrato Tolkien a maestro del genere è
la straordinaria trilogia Il Signore degli Anelli,
che l'autore pubblicò dapprima in tre volumi e che poi accorpò in un unico
libro. Ma la Saga dell'Anello ha origini lontane, e non racchiude solo
i libri della trilogia. Non si sa di preciso quando lo scrittore iniziò
a elaborare l'intero nucleo della Terra-di-mezzo e tutte le peculiari
caratteristiche, è certo però che il primo libro dell'Anello fu Lo
Hobbit, che rappresentava solo l'inizio di ciò che Tolkien aveva
in serbo per l'ignaro protagonista. La Saga dell'Anello è composta da
ben cinque libri principali e da diversi racconti brevi. Ecco di seguito
l'elenco delle opere nell'ordine cronologico degli avvenimenti trattati:
Per iniziare Per approfondire ulteriormente l'autore e il suo mondo abbiamo una vasta scelta di titoli a nostra disposizione. Avvicinarsi al mondo di Tolkien è quanto di più semplice e immediato possiate immaginarvi. Grazie alla sua indiscussa bravura narrativa, l'autore riesce a catapultare il lettore quasi all'istante. Questa flessibilità narrativa permette (in teoria) di poter iniziare la lettura con qualsiasi opera. Naturalmente, i tre libri della Trilogia hanno un ruolo a parte essendo legati da una precisa continuità. Il libro ideale per accostarsi all'autore è Lo Hobbit, il romanzo/preludio del Signore degli Anelli, un vero capolavoro del genere. Lo Hobbit narra la prima avventura del piccolo Bilbo Baggins e di un gruppo di valenti nani intenzionati a rimpossessarsi di un immenso tesoro ora nelle grinfie di un perfido drago (il terribile Smog). Il romanzo anticipa tematiche e personaggi che Tolkien approfondirà nel corso della trilogia, sebbene abbia una forte componente fiabesca, mentre Il signore degli anelli sia molto meno improntato alla giocosità e punti fortemente sull'aspetto mitico e simbolico.
Per approfondire Se dopo aver letto Il signore degli Anelli ed esservi magari anche gustati tutte le sue appendici volete continuare a indagare sulla cultura e la storia della Terra di Mezzo, il pane per i vostri denti è il Silmarillion; non aspettatevi però una lettura facile e scorrevole. Se volete rivivere qualche altra avventura a Nümenor, Gondor e Rohan potete leggere i Racconti incompiuti; se vi interessa invece più l'aspetto fiabesco potete dedicarvi alle diverse antologie e raccolte pubblicate da Rusconi, partendo da Tom Bombadil o da Albero e foglia. |
Contenuti gentimente forniti da: Delos Science Fiction - Articolo di Emilio Saturnini